Spi Cgil, no al passaggio obbligato al mercato libero. Anziani e pensionati rischiano di pagare un prezzo altissimo.

27 / 09 / 2023

In questi giorni il governo sta discutendo del passaggio dal mercato tutelato a quello libero nei settori del gas e dell’energia elettrica. Ciò comporterà per i cittadini l’obbligo di scegliere il proprio fornitore con il rischio, per oltre 10 milioni di utenze domestiche, di incorrere in un ulteriore aumento dei prezzi, già gravati dall’inflazione.

A essere maggiormente esposta sarà la parte più debole della popolazione e, in particolare, saranno le pensionate e i pensionati: le modalità spesso scorrette adottate dalle aziende per catturare clienti, infatti, disorientano e spaventano le persone più anziane e più fragili.

Il sindacato dei pensionati della Cgil chiede la proroga del mercato tutelato e il rinvio del passaggio al mercato libero nonché una campagna di informazione trasparente che consenta ai cittadini scelte consapevoli. Per lo Spi Cgil è anche necessario allargare la platea di utenti considerati vulnerabili ai cittadini over 70.

“Abbiamo avuto un anno di turbolenze dei prezzi dell’energia che hanno contribuito all’impoverimento delle famiglie spesso composte da pensionati soli; a questo si aggiunge l’aumento dell’inflazione e una povertà sempre più dilagante. – spiega la segretaria nazionale Carla Mastrantonio - Inoltre, la scelta del fornitore, meccanismo complesso e poco chiaro, lascia i nostri pensionati in balia di operatori pressanti che disorientano. Non possiamo permettere di lasciare queste persone da sole nella scelta e chiediamo più garanzie per i cittadini”.

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