“L’Italia è una Repubblica antifascista per Costituzione, un fatto che il governo Meloni intende volutamente ignorare arrivando a tradire i principi cardine della nostra Carta fondamentale”. È la denuncia del sindacato dei pensionati della Cgil che contesta le ultime esternazioni degli esponenti dell’esecutivo nonché una serie di delibere assunte dal Consiglio dei ministri che rinnegano la memoria storica del nostro Paese.

“Derubricando di fatto il reato di apologia del fascismo, – spiegano Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi Cgil e Lorenzo Mazzoli, segretario nazionale dello stesso sindacato -, la presidente del Consiglio e i suoi ministri sminuiscono la gravità di celebrazioni come quelle di Acca Larentia dove si inneggia esplicitamente al Ventennio, contemporaneamente negano i finanziamenti per ricordare il centenario dell’omicidio di Giacomo Matteotti, deputato socialista ucciso dai fascisti, omicidio del quale si dichiarò responsabile lo stesso Benito Mussolini. Negate anche le risorse per le celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della lotta di Resistenza e Liberazione. In buona sostanza, le uniche commemorazioni che piacciono a questo governo di Destra sono quelle che non fanno mistero della propria matrice fascista e antidemocratica”.