L’Italia dovrebbe essere una Repubblica democratica fondata sul lavoro, un diritto riconosciuto a tutte e tutti, pagato in maniera adeguata, senza discriminazioni tra donne e uomini. Questo stabilisce la Costituzione. La realtà, però, è l'esatto opposto: il lavoro è povero, nero, sottopagato. E soprattutto non è un diritto garantito.
Non è l’unico diritto fondamentale sancito dalla Costituzione e ancora disatteso: l’uguaglianza di tutte le persone, la tutela dei diritti civili e sociali restano sulla Carta, mentre le azioni del governo si muovono spesso in direzione opposta.
Dalla salute alla scuola, dal fisco alla giustizia sociale e ambientale il nostro Paese sta dimenticando l’interesse generale della collettività. Per questo abbiamo bisogno di ripartire dai contenuti della Costituzione nata dalla Resistenza.
I progetti di autonomia differenziata e il superamento del modello di Repubblica parlamentare attraverso l’elezione diretta del capo dell’esecutivo sono sbagliati perché spaccano il Paese e limitano gli spazi di democrazia e partecipazione.
Per questo lo Spi Cgil sostiene con forza le ragioni che hanno spinto la Confederazione e oltre cento associazioni a promuovere per prossimo 7 ottobre una grande manifestazione nazionale a Roma.
Subito prima, nei mesi di settembre e ottobre, la Cgil promuove una consultazione straordinaria nelle assemblee nei luoghi di lavoro e sul territorio, certificata dal voto di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati e giovani.
Da piazza San Giovanni faremo sentire ancora la nostra voce. Abbiamo bisogno anche delle vostre. Manifestiamo Insieme per la Costituzione.